Oggi, ma nel 1898, nasceva ad Augusta un grande scrittore, drammaturgo e regista teatrale. Per ricordarlo, vi porto a Berlino, nei luoghi di Bertold Brecht.
Berlino, esilio e ritorno
Anche le sue opere furono bruciate a Bebelplatz il 10 maggio 1933; l’esilio, però, era già iniziato qualche mese prima: Brecht aveva abbandonato frettolosamente Berlino insieme alla famiglia e ad alcuni amici. Come molti altri scrittori, artisti e intellettuali dell’epoca invisi al nazismo, fu costretto a lasciare la città. Finita la guerra, pochi vi fecero ritorno. Brecht fu tra questi.
Nonostante le difficoltà e i continui spostamenti, i 15 anni di assenza da Berlino furono molto produttivi. Tra le opere del periodo ricordiamo Madre coraggio e i suoi figli (1939), Terrore e miserie del Terzo Reich (1938), La resistibile ascesa di Arturo Ui (1941) e Vita di galileo (1943). Continuò anche la sua produzione poetica e durante la permanenza nella città danese di Svendborg scrisse le Poesie di Svendborg.
La vibrante capitale tedesca della Repubblica di Weimar (1919-1933) era stata un importante punto di riferimento per artisti, scrittori e intellettuali. Brecht aveva cominciato a frequentarla all’inizio degli anni ‘20 mentre viveva a Monaco, con soggiorni più o meno lunghi durante i quali strinse relazioni chiave per la sua vita professionale e personale; tra queste quella con il critico teatrale Herbert Ihering e quella con l’attrice e futura moglie Helene Weigel.
Berlino diventò casa nel 1924. Nel frattempo, presso la Kammerspiele di Monaco, nel 1922 era stata presentata Tamburi nella notte: la prima opera teatrale di Brecht a essere prodotta, replicata dopo qualche mese anche nella capitale tedesca.
Brecht, uomo di teatro
La nostra passeggiata inizia dal Deutsche Theater, in Schumannstraße, nel quartiere Mitte. A questo luogo è legato l’inizio della carriera teatrale berlinese di Brecht.
Nato come Friedrich Wilhelm Städtische Theater nel 1850, fu chiamato Deutsche Theater nel 1883, quando sotto la direzione di Adolph L’arronge il teatro cominciò a porre le basi di una fama internazionale di cui gode ancora oggi. Ha tre palcoscenici: quello originario con 600 posti a sedere, la Kammerspiele — fondata nel 1906 per ospitare piccole produzioni moderne e con un auditorium di 230 posti — e il Box, aperto nel 2006 e destinato a opere contemporanee.
Brecht collaborò con Max Reinhardt ed Erwin Piscator. Reinhardt, direttore del Deutsche Theater dal 1904, gli offrì la produzione dell’opera Nella giungla delle città, scritta tra il 1921 e il 1923. Assieme a Piscator lavorò con un collettivo di attori di cui faceva parte anche Tucholsky e sviluppò la teoria del teatro epico, il cui obiettivo era coinvolgere gli spettatori, stimolandone il senso critico. Il primo periodo berlinese fu anche quello dell’adesione alle idee marxiste e del matrimonio con Helene Weigel nel 1929.
Proseguiamo l’itinerario verso un altro luogo simbolo della carriera di Brecht: il Berliner Ensemble. Da Schumannstraße raggiungiamo e percorriamo Albrechtstraße; arrivati all’incrocio con Schiffbauerdamm, giriamo a destra e costeggiamo il lungofiume fino a Bertold-Brecht Platz.
Nella piazza a lui dedicata c’è la statua bronzea di Brecht, realizzata tra il 1986 e il 1989 dallo scultore Fritz Cremer, mentre su un lato si affaccia il Berliner Ensemble, un edificio nato a fine ‘800 come Theater am Schiffbauerdamm. Nel 1928 ospitò L’Opera da tre soldi, scritta da Brecht nello stesso anno con musiche di Kurt Weill. Lo spettacolo fu un successo e spinse la fama di Brecht fuori dai confini nazionali.
1948-1953: il secondo periodo berlinese
Nel 1954, il Theater am Schiffbauerdamm divenne la sede della compagnia teatrale fondata da Brecht ed Helene Weigel cinque anni prima, chiamata appunto Berliner Ensemble. Brecht e la moglie erano tornati a Berlino nel 1948, nella parte est di una città divisa, stremata e irriconoscibile. Da Bertold-Brecht Platz andiamo verso Friedrichstrasse, lasciandoci il fiume Sprea alle spalle, diretti al civico 125 di Chausseestrasse, non molto distante dalla fermata U-Bahn di Oranienburger Tor.
Dal 1978 questo edificio ospita il Brecht-Weigel-Gedenkstätte, gestito dalla Akademie der Künste. Con una visita guidata di mezz’ora è possibile visitare la casa dove Brecht e Weigel vissero dal 1953 al 1956. Brecht occupava le stanze al primo piano (parte laterale e posteriore dell’edificio), la moglie quelle al secondo (nella parte laterale), oggi adibito ad archivio e aperto agli studiosi. Dopo la morte di Brecht Weigel si trasferì al piano terra, dove visse fino al 1971. Tutte le stanze sono state lasciate intatte. Durante la visita guidata non è possibile fare fotografie; le guide sono in tedesco e per un massimo di 8 persone. È disponibile la versione cartacea in lingua inglese di quanto detto dalla guida (che ogni tanto si ferma per offrire un riassunto in inglese).
La biglietteria è al primo piano, nella stanza che ospitava la cucina di Brecht; il prezzo intero è di 5.00 €. Prima della visita, bisogna lasciare cappotti e borse negli armadietti al piano terra. Il tour guidato inizia dalla biblioteca di Brecht, una piccola stanza che contiene più di 4.000 libri. La seconda è la sala da pranzo/studio: qui lo scrittore incontrava collaboratori e amici, lavorava seduto al tavolo accanto alla finestra e “dialogava” con Hegel e Fichte, i suoi filosofi preferiti, le cui tombe si trovano nel cimitero affianco, al numero 126 di Chausseestrasse.
La visita guidata è anche un’occasione per conoscere più da vicino Helene Weigel (1900-1971), che in seguito alla morte del marito portò avanti l’attività del Berliner Ensemble prendendone le redini. Nata a Vienna nel 1900 da una famiglia di origine ebrea, iniziò la sua carriera di attrice teatrale a Francoforte. Trasferitasi a Berlino nel 1922, prese parte alla rappresentazione di numerose opere. Come Brecht, dal quale ebbe due figli e sposò nel 1929, abbracciò le idee marxiste. Nel 1949 recitò nella prima teatrale di Madre coraggio al Deutsche Theater nel ruolo di protagonista.
Un silenzioso colloquio con Hegel e Fichte
L’ultima tappa di questa passeggiata nei luoghi di Brecht a Berlino è Chausseestrasse 126. Il cancello principale del Dorotheenstädtische Friedhof ci invita a entrare in uno dei cimiteri più noti della città, risalente al XVIII secolo.
A poca distanza dall’ingresso, sulla sinistra, costeggiando il muro di mattoni rossi che delimita l’adiacente cimitero francese, arriviamo al luogo di sepoltura di Brecht e Weigel. A indicarcelo sono due semplici lapidi di pietra con nient’altro che i loro nomi. E non è un caso che siano sepolti proprio in quell’angolo del cimitero, a due passi dalle tombe di Hegel e Fichte.
Nel Dorotheenstädtische Friedhof sono sepolti altri personaggi illustri del mondo intellettuale e artististico berlinese, tra questi anche gli scrittori Heirich Mann e Christa Wolf, il filosofo Herbert Marcuse e l’architetto Karl Friedrich Schinkel.
Altri luoghi di Brecht a Berlino e in Germania
BERLINO – A Buckow, un’area suburbana di Berlino, vicino al lago di Schemützel, c’è la casa in cui Brecht e Weigel trascorrevano le vacanze, e dove Brecht scrisse le Elegie di Buckow. Oggi è una casa-museo e offre visite guidate.
AUGUSTA – la città bavarese è il luogo di nascita di Brecht. La casa dove nacque si trova al numero 7 di un vicolo chiamato Auf dem Rain ed è visitabile. Augusta ospita anche un festival dedicato al grande poeta e drammaturgo: il Brechtfestival, che quest’anno si terrà dal 3 al 12 marzo 2017.
Credit: lettureinviaggio
2 commenti
Ci sono stata la scorsa estate a Berlino e non ho potuto visitare la casa di Bertol Brecht: non mi ricordo per quale motivo fosse chiusa ma ho visitato il cimitero accanto!
Se torni a Berlino, ci andiamo insieme! Che poi c’è anche la casa di Bukow, che però ancora non sono riuscita a visitare 🙂