A un certo punto della mia vita ho iniziato a visitare i luoghi in cui hanno visto la luce opere entrate nella storia della letteratura. Ricordo ancora le sensazioni provate al Brontë Parsonage Museum e a Monk’s House, due esperienze che porterò sempre nel cuore.
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Sono stata assente dal blog, ma non da Letture in Viaggio. Le ultime quattro settimane le ho dedicate a un piccolo progetto: una serie di mini tour letterari a misura di Instagram stories ispirati dai libri letti e dai luoghi visitati. Questo mese ho scelto Effi Briest dello scrittore tedesco Theodor Fontane, ambientato in parte a Berlino.

Ho visitato Lubecca nel luglio 2019 a distanza di pochi mesi dalla lettura de I Buddenbrook. Da allora è passato del tempo e i ponti sono crollati travolti da una piena. Forse non è un buon momento per parlare di luoghi, ma raccontare questo viaggio letterario mi ha regalato spensieratezza e una maggiore conoscenza della città. L’ho studiata, assorbita, fatta mia.

L’elegante facciata bianca incastrata tra due edifici di mattoni rossi impone la sua presenza in modo discreto e aggraziato, su una strada in pendenza che si allunga fino al fiume Trave.

Tanti anni fa ricevetti in regalo una copia di Cime tempestose. Era il tempo dei musi lunghi, della solitudine, delle farfalle allo stomaco, del rifiuto di indossare occhiali da vista, delle ore spese a fissare soffitti immaginando storie emozionanti di cui ero l’indiscussa eroina.

E se oggi ti raccontassi Bruges attraverso le passeggiate serali e i luoghi preferiti di Hugues Viane, il protagonista di Bruges la morta? La nota città belga è stata la prima tappa del nostro viaggio di ritorno a casa in treno (Londra-Berlino). Come “guida” ho usato solo il romanzo di Georges Rodenbach.