La prima volta che ho sentito parlare di Marzahn, mon amour ero a un corso di conversazione in tedesco. Una delle partecipanti lo aveva letto in lingua originale e ce lo consigliò caldamente. Ho temporeggiato per due anni, finché non è uscita l’edizione italiana, pubblicata di recente da L’Orma editore.

Mentre leggevo 84 Charing Cross Road, ho ripensato spesso a un pomeriggio di settembre del 2019, quando camminando per l’omonima strada londinese, mi sono ritrovata di fronte all’edificio che un tempo ospitava la libreria Marks & Co.

Dopo il tè con Virginia Woolf e quello con le sorelle Brontë, non potevo non prenderne uno anche con Jane Austen. L’occasione si è presentata inaspettatamente a marzo, quando ho saputo che durante il nostro soggiorno in Inghilterra ci saremmo fermati a Bath per rivedere un amico di lunga data.

È stato poco dopo aver inaugurato il blog, che le viaggiatrici sono entrate nella mia vita. Da allora leggo e colleziono libri scritti da loro e su di loro. Non potevo quindi lasciarmi sfuggire Donne in viaggio. Storie e itinerari di emancipazione di Lucie Azema, pubblicato nel 2022 da Edizioni Tlon.

Al posto di questo articolo dovrebbe esserci il racconto del mio viaggio letterario a Bath nei luoghi di Persuasione e Northanger abbey, e invece ti presento Frammenti, la rubrica dove salto di palo in frasca. Non so ancora che cadenza avrà . Ci penserò su. Iniziamo?

Anche se siamo solo a metà anno e mi aspettano (spero) ancora tante letture, Penelope Fitzgerald (1916-2000) concorre per il premio “Autrice del Cuore 2023” e ha buone possibilità di arrivare prima in classifica.