Sono sempre particolarmente emozionata quando visito una libreria indipendente, ma da Persephone Books è successo qualcosa che somiglia all’incontro fra due persone che pur non essendosi mai viste si riconoscono all’istante. Sanno, senza sapere come e perché. Il mio corpo lì dentro ha vibrato e il cuore si è lanciato in mille capriole.

Di recente ho letto Storia del camminare di Rebecca Solnit, un libro uscito nel 2000 e ripubblicato da Ponte alle Grazie nel 2018, tradotto da Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini. Ecco perché giorni fa, percorrendo a piedi le strade della mia città, pensavo a una frase trovata nell’introduzione: “Ogni persona che cammina è una guardia di pattuglia a protezione dell’ineffabile”.

Ecco finalmente la seconda parte del mio viaggio letterario a Bath, dedicata ai luoghi di Persuasione e Northanger Abbey. Se non l’hai ancora fatto leggi Viaggio letterario a Bath sulle tracce di Jane Austen – prima parte.

Quest’anno è fatto di ritorni e riletture, di cerchi che si chiudono e atti simbolici. Da qualche mese ho ripreso a occuparmi di questo blog in maniera più costante. Le idee arrivano, la linfa scorre, aiutata dalla volontà di alleggerirmi, di curare la qualità delle cose che faccio senza cadere nella trappola del perfezionismo, sempre in agguato.

Tra le letture berlinesi dell’ultimo periodo c’è un titolo pubblicato l’anno scorso da Giulio Perrone Editore: A Berlino. Con Ingeborg Bachmann nella città divisa. L’autrice è Ilaria Gaspari, che vive tra Roma e Parigi e ha già scritto diversi libri per Einaudi.

La prima volta che ho sentito parlare di Marzahn, mon amour ero a un corso di conversazione in tedesco. Una delle partecipanti lo aveva letto in lingua originale e ce lo consigliò caldamente. Ho temporeggiato per due anni, finché non è uscita l’edizione italiana, pubblicata di recente da L’Orma editore.