In occasione del Kanelbullens dag ho preparato le famose girelle a base di cannella e cardamomo e letto Fiabe svedesi di Iperborea.

A casa c’è odore di cannella1. Ho appena sfornato venti deliziosi kanelbullar, un dolce a cui gli svedesi hanno perfino dedicato una giornata: il Kanelbullens dag (4 ottobre), istituita nel 1999. La celebro insieme ad altre blogger del gruppo Facebook Progetto Blog, partecipando all’iniziativa di Maria Borsa di Mabka e Vanessa Schaefer di La cucina della sgrufetta e preparando questo pane speziato alla cannella nato quasi 100 anni fa.

Oltre a cimentarmi con i kanelbullar sono andata anche in Svezia con Fiabe svedesi edito da Iperborea alla ricerca di troll, principi, principesse, rane parlanti e altri personaggi fantastici. Prima di passare al libro però, ti spiego cosa sono i kanelbullar e in quale momento della giornata si mangiano. Alla fine del post trovi il link alla ricetta che ho usato.

Il libro Fiabe svedesi e un piattino con i miei kanelbullar.

Kanelbullar e fika

I Kanelbullar (sing. Kanelbulle) sono i protagonisti2 di quella che potremmo definire, semplificando, la pausa caffè, un momento della giornata in cui ci si riunisce davanti a un dolce e a una bevanda calda non alcolica, per chiaccherare e passare del tempo insieme. La parola svedese che racchiude questo concetto — uno stile di vita —, è fika.

Le girelle alla cannella oggi sono diffuse ovunque, soprattutto negli Stati Uniti. I kanelbullar svedesi, però, differiscono dalle cinnamon rolls americane, perché prevedono anche l’uso del cardamomo, sono meno dolci e appiccicosi e non si decorano con la glassa ma con la granella di zucchero.

Fiabe svedesi

Fiabe svedesi è stato pubblicato nel 2017. Curato da Bruno Berni, è il quarto libro della serie di fiabe nordiche proposte dalla casa editrice Iperborea. Le dieci fiabe selezionate da Berni sono tratte dai primi due fascicoli dello svedese Gunnar Olof Hyltén-Cavallius (1818-1889) e dall’inglese George Stephens (1813-1895), che lavorarono fianco a fianco dal 1841 al 1847 raccogliendo fiabe e leggende. Il primo fascicolo uscì nel 1843 a Stoccolma, il secondo nel 1849. Entrambi erano parte di una raccolta che prevedeva un terzo fascicolo mai pubblicato.

Pensate per un pubblico di studiosi, presentavano uno stile artificioso, un linguaggio lontano dalla semplicità della tradizione orale. Questo è uno dei motivi per cui solo più tardi ricevettero l’attenzione del pubblico. Hyltén-Cavallius e Stephens sono oggi considerati i Grimm svedesi.

Le fiabe svedesi hanno molto in comune con altre fiabe europee, ma ci permettono comunque di immergerci negli usi e costumi del popolo svedese. Trattandosi di folklore scandinavo è frequente la figura del troll. Giganti o piccoli, stupidi, pericolosi o entrambe le cose, i troll finiscono per essere bolliti vivi, scoppiano se colpiti dalla luce del sole, si piantano coltelli nello stomaco imbrogliati da furbi pastorelli. È spesso contro di loro che l’eroe di turno deve misurarsi per avere salva la vita e ottenere il premio desiderato. A volte il nemico da affrontare non è uno solo. Come Propp insegna, c’è anche il traditore, l’anti-eroe, che tenta di prendersi il merito della buona riuscita di un’impresa.

Non mancano matrigne e sorellastre cattive, aiuti inaspettati da animali parlanti, donne centenarie e vecchi barbuti, contadini, pescatori, baldi giovani che se ne vanno in giro per il mondo a cercar fortuna. La natura non fa da sfondo, è viva: il bosco è l’ambientazione più comune, il luogo in cui spesso inizia l’avventura e dove si fanno incontri inaspettati e salvifici.

Le mie fiabe preferite? Rosellina e Ledaccia, La ranocchia incantata, Il principe Hat sotto terra, I tre cani e Il castello posato su pilastri d’oro. Quest’ultima richiama alla mente Il gatto con gli stivali di Perrault e La principessa sul pisello di Andersen.

La ricetta dei kanelbullar

Per i miei kanelbullar ho usato questa ricetta e sono soddisfatta del risultato. Chi è intollerante al lattosio può provare quelle sul blog Mabka e sul blog di Vanessa. I kanelbullar non sono difficili da fare3. Con le dosi suggerite ho ottenuto 20 kanelbullar. Vuoi seguire questa iniziativa sui social e vedere cosa faranno le altre blogger? Dai un’occhiata a questi hashtag: #cinnamonbunday #cinnamonrolls e #progettoblog.

Kanelbullar appena sfornati, particolare

  1. È il tre ottobre e sto preparando il post per domani.[]
  2. I Kanelbullar non sono gli unici dolci che accompagnano il rito della fika. Ce ne sono altri, tra questi per esempio la Kladdkaka.[]
  3. io però ho impiegato il doppio del tempo perché sono una gran pasticciona.[]

Potrebbero interessarti

6 commenti

Ester 18/02/2019 - 11:26 pm

Non potevo leggere questo post delizioso (in molti sensi) in un momento migliore! Sono a Stoccolma alla scoperta della città e dei suoi piccoli segreti. Fra questi, impossibile trascurare i kanelbullar! Domattina ho in programma un’incursione in una delle pasticcerie migliori della città per assaporare questa dolcezza. Al mio ritorno in Italia, poi, prolungherò il momento grazie alle fiabe ed alla ricetta de te consigliate! 🙂

Rispondi
Katy Poppins, seduta con in mano una tazza e un libro aperto davanti a lei
Caterina 20/02/2019 - 5:07 am

Ciao Ester, benvenuta sul blog 🙂
Stoccolma mi ispira un casino e i kanelbullar sono pericolosi (creano dipendenza ahahaha). Ho ancora cannella e cardamomo nella dispensa, prima o poi devo rifarli. Nel frattempo vado a leggermi il tuo ultimo post per sapere com’è stato il tuo ultimo giorno in città. A presto! 🙂

Rispondi
Silvia The Food Traveler 05/10/2018 - 1:56 pm

Adoro tutto quello che ha il sapore del nord, per cui non mi perderò questo libro di fiabe svedesi. Mi hai anche convinta a provare a fare i kanelbullar, che a Stoccolma ho mangiato come della serie “come se domani il mondo dovesse finire”. Ho provato a rifarli a casa con una ricetta in svedese tradotta in inglese con google translate ma qualcosa è andato storto… Ora vado a vedere la ricetta che hai usato tu, poi ti faccio sapere!

Rispondi
Katy Poppins, seduta con in mano una tazza e un libro aperto davanti a lei
Caterina 05/10/2018 - 2:12 pm

Sì, fammi sapere. Nella ricetta il peso degli ingredienti è in dl. Ho consultato la tabella delle conversioni disponibile sempre nello stesso blog (il link lo trovi sotto uno dei commenti). Io comunque ho messo 420 grammi di farina e 60 grammi di zucchero (5 cucchiai). 🙂

Rispondi
Daniele Imperi 04/10/2018 - 4:11 pm

Ho mangiato quei dolci in Islanda, ma anche in Norvegia. Buoni, me li prendevo per colazione assieme a un cappuccino 😀
Le fiabe svedesi mi mancano ancora, invece.

Rispondi
Katy Poppins, seduta con in mano una tazza e un libro aperto davanti a lei
Caterina 05/10/2018 - 9:35 am

Sono una droga. Ho ancora cannella e cardamomo nella dispensa, quindi li rifarò presto. Dovrò distribuirne un po’ in giro però, perché in questo periodo proprio non mi posso permettere di mangiare così tanti dolci. Ottimi col caffè. 😀

Rispondi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Sostieni Letture in Viaggio

Se questo progetto ti piace e vuoi sostenerlo, puoi offrirmi un caffè con ko-fi 🤍

Cerca nel blog

Seguimi su instagram

Iscriviti alla newsletter

Altrove è la newsletter mensile di lettureinviaggio.it. Dentro ci troverai scintille bookoliche, curiosità, aggiornamenti e la giusta dose di chiacchiere.

Banner per iscrizione alla newsletter

Copyright @2024 – lettureinviaggio.it – Tutti i diritti riservati | Powered by Santa Pazienza & Tanto Caffè

Lettureinviaggio.it utilizza cookie per la navigazione e l’analisi statistica, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza su questo blog. Se chiudi questo messaggio o continui a navigare, acconsenti al loro uso. Per saperne di più, leggi la privacy e cookie policy. Accetta Scopri di più