Di com'è nato il mio interesse tardivo per Virginia Woolf.

Non sei tu a trovare i libri, sono loro che trovano te: me lo ripeto spesso. Il mio rapporto con Virginia Woolf ne è un esempio. Molti anni fa Mrs Dalloway finì, incompreso e presto dimenticato, su una mensola a prendere polvere. Galeotto, però, fu Selected Diaries, edito da Vintage Books nel 2008, un acquisto fatto d’impulso all’Hay Festival, motivato dal conto in sospeso con questa scrittrice e dal fatto che mi piace leggere diari. La copertina, fresca e floreale, ci ha messo del suo, attirando la mia attenzione fra centinaia di altri libri.

Dagli anni ’50 a oggi, tutte le versioni dei diari di Virginia Woolf

Nel 1954 esce A Writer’s Diary. L’edizione, curata dal marito Leonard, raccoglie le pagine dei diari dedicate al rapporto dell’autrice con la scrittura. Alla morte di Leonard i diritti delle opere di Virginia passano ai nipoti, figli della sorella Vanessa Bell, che decidono di pubblicare per intero sia le lettere (tra il 1975 e il 1980, in 6 volumi) sia i diari (tra il 1977 e il 1984, in 5 volumi). Un’enorme mole di materiale.

La versione ridotta dei diari, destinata a una più ampia fetta di lettori — cinque volumi condensati in circa 500 pagine —, viene data alle stampe da Hogarth Press nel 1990 con il titolo A Moment’s Liberty: The Shorter Diary, poi diventata Selected Diaries nell’edizione Vintage Books del 2008.

Citazione sulla scrittura tratta dai diari di Virginia Woolf
Ph. Credit: George Charles Beresford, via Wikimedia Commons

Selected Diaries

Selected Diaries inizia con il 1 gennaio 1915 e termina il 24 marzo 1941, qualche giorno prima del suicidio di Virginia. Ogni anno è introdotto da una breve spiegazione di ciò che il lettore troverà nelle pagine successive, cosa che ho trovato molto utile per contestualizzare gli eventi e chiarire l’intricato mondo di relazioni dei coniugi Woolf.

Il palco di casa Woolf è un viavai di personaggi che Virginia, osservatrice instancabile e obiettiva, ritrae con pennellate essenziali, precise, sicure e a volte ironiche. Oltre ai familiari della coppia, entrano ed escono continuamente di scena gli amici del Bloomsbury Group, ai quali Virginia è molto legata, e fanno la loro comparsa Katherine Mansfield, Vita Sackville West, i collaboratori di Hogarth Press, scrittori, artisti, critici letterari e intellettuali.

Nei confronti di questa intensa vita sociale Virginia prova dei sentimenti ambivalenti. Pur avendo un lato molto socievole, a volte — e sempre più spesso col passare degli anni — preferisce di gran lunga la solitudine e la possibilità di dedicarsi alla scrittura senza distrazioni. Agli amici, però, riconosce una funzione fondamentale: quella di ampliare i suoi orizzonti.

Citazione sugli amici tratta dai diari di Virginia Woolf
Ph. Credit: autore sconosciuto via Wikimedia Commons

Virginia annota tutto: dalla fine della Prima guerra mondiale all’eclisse di sole del giugno 1927, dal costo delle uova ai guadagni che ottiene pubblicando libri e scrivendo recensioni. Ho trovato interessante seguire l’evoluzione di Hogarth Press, l’avventura editoriale iniziata insieme al marito nel 1917; divertenti i siparietti offerti dal complicato rapporto di amore-odio con la cuoca e governante Nelly; stimolante osservare Londra con gli occhi di Virginia. E poi c’è la persona dietro il personaggio: i suoi mutevoli stati d’animo, le insicurezze, le riflessioni e le domande sulla natura di certi sentimenti.

Citazione sulla scrittura e sul carattere melanconico dell'autrice tratta dai diari di Virginia Woolf
Ph. Credit: autore sconosciuto, via Wikimedia Commons

Ho atteso con curiosità le sue impressioni su scrittori e intellettuali famosi, tra i quali Bertrand Russell (1872-1970), T.S.Eliot (1889-1965), George Bernard Shaw (1856-1950), Katherine Mansfield (1888-1923), Aldous Huxley (1894-1963), Christopher Isherwood (1904-1986), Hugh Walpole (1884-1941), James Joyce (1882-1941), Edward Morgan Forster (1879-1970).

Credo sia impossibile non innamorarsi di questa scrittrice e del mondo di cui era parte. Sull’onda dell’entusiasmo ho trovato anche un blog ricco di informazioni sempre aggiornate sui Woolf. Al momento sto leggendo To the lighthouse, poi proseguirò con Scene di Londra e Mrs Dalloway.

I diari di Virginia Woolf nelle edizioni italiane

Per riuscire a condensare i diari in sole 503 pagine molto è rimasto fuori, compresi i viaggi dei Woolf in Italia, Francia, Spagna e Germania. Peccato! Speravo di poterti segnalare la traduzione italiana di Selected Diaries, ma a quanto pare non c’è. Ecco cosa ho trovato in italiano:

  • Minimum Fax ha pubblicato Diario di una scrittrice (seconda edizione, 2019), traduzione di A Writer’s Diary a cura di Giuliana De Carlo.
  • Beat ha pubblicato Diario di una scrittrice (2011).
  • Diari 1925-1930 (2012) curato da B. Tarozzi — pubblicato da BUR Biblioteca Universale Rizzoli nella collana Alta Fedeltà.
  • Diari di viaggio in Italia e in Europa (2016) tradotto da A. Repossi e F. Cosi —, pubblicato da Mattioli 1885 nella collana Tascabili.
  • Diari – volume 1 (1915-1919), Bompiani (2022) | Diari – volume 2 (1920-1924), Bompiani (2023)

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5 commenti

Alterdesign 28/02/2017 - 12:20 pm

…è vero sono i libri che spesso trovano te!

Rispondi
Daniele Imperi 28/02/2017 - 8:39 am

Ciao Caterina, ho scoperto il tuo blog per caso 🙂
Io ho l’edizione Diario di una scrittrice della Beat, preso poche settimane fa. Va dal 4 agosto 1918 fino all’8 marzo 1941.
Anche a me piace leggere i diari.
Sempre da poco tempo ho comprato due diari un po’ particolari: “Viaggio di un naturalista intorno al mondo” di Charles Darwin e “Seguendo l’Equatore” di Mark Twain.

Rispondi
Katy Poppins, seduta con in mano una tazza e un libro aperto davanti a lei
lettureinviaggio 28/02/2017 - 11:53 am

Ciao Daniele, benvenuto nel blog! 🙂
Quello di Darwin vorrei leggerlo anch’io, mentre quello di Mark Twain non lo conoscevo, quindi ti ringrazio per averlo citato. Lo inserisco nella mia to-read-list. I passaggi dei diari di Woolf relativi alla scrittura mi hanno affascinata. Adoro entrare nella testa degli scrittori (e degli artisti in generale) anche per studiarne i processi creativi. Hai già iniziato a leggere “Diario di una scrittrice”? Se sì, come ti sembra?

Rispondi
Daniele 01/03/2017 - 8:41 am

No, ancora non l’ho iniziato. Sto combattendo con L’ultimo uomo di Mary Shelley che è pesante 🙂

Rispondi
Katy Poppins, seduta con in mano una tazza e un libro aperto davanti a lei
lettureinviaggio 01/03/2017 - 9:00 am

Bene, allora fammi sapere quando lo avrai letto. E fammi sapere anche cosa ne pensi del romanzo che stai leggendo (non ho ancora letto i libri di Shelley, ma prima o poi devo iniziare).
Buona giornata Daniele 🙂

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