Una guida per conoscere Atene attraverso la letteratura greca contemporanea.

A un occhio distratto e frettoloso Atene non sembra offrire molto, oltre ai monumenti antichi per i quali è nota. È enorme, caotica e soffocata dal cemento e se non fosse per l’importanza dei suoi siti archeologici pochi la includerebbero in un itinerario di viaggio in Grecia.

Il rischio è di giudicarla brutta senza prima averne scoperto il vero volto, quello che seduce solo chi le dedica del tempo, esplorandola con un atteggiamento “aperto e curioso”. Per capire Atene non basta affidarsi a una guida tradizionale, serve uno strumento per interpretarla. E quale strumento migliore della letteratura e degli occhi di chi ne conosce ogni angolo?

Il libro

Atene, cannella e cemento armato, libro

Atene, cannella e cemento armato. Percorsi e riflessioni con Màrkaris e gli altri è stato pubblicato di recente da Giulio Perrone editore per la collana Passaggi di dogana (140 pagine, 12 €). L’autore, Patrizio Nissirio, giornalista e responsabile di Ansamed, ci porta in giro per la città, in luoghi più o meno conosciuti, e lo fa insieme a scrittori greci contemporanei come Petros Màrkaris, Menis Kumandareas, Giorgos Seferis e Margarita Liberaki, scelti sulla base del loro legame con il capoluogo greco e della disponibilità di una traduzione italiana delle opere proposte. Nissirio racconta la metropoli in cui ha vissuto e alla quale è “emotivamente legato“, soffermandosi innanzitutto sullo sviluppo urbanistico senza precedenti e senza regole che ne ha stravolto le sembianze rendendola illeggibile. 

La Atene che vediamo oggi è il frutto della crescita vertiginosa e disordinata iniziata negli anni ‘50 del secolo scorso. Uno sviluppo veloce e caotico peggiorato durante il regime dei colonnelli (1967-1974). A questo si aggiungono i flussi migratori, il difficile equilibrio tra passato e presente, la ricerca di un’identità e la disastrosa crisi economica greca; temi spesso affrontati dagli scrittori.

Chi scrive romanzi o poesie che assorbono Atene, dunque, non viene praticamente mai mollato da queste strade, da questi quartieri misteriosi, che accompagnano sempre la scoperta, le vicende che si vogliono narrare, il tentativo di catturare l’essenza dei luoghi proprio elencando quei nomi suggestivi cui si accennava.

I luoghi descritti da Nissirio sono impregnati di vita e di storie, e prendono forma davanti ai nostri occhi lungo un itinerario che strada facendo acuisce tutti i sensi, soprattutto l’udito. Sembra di sentire davvero le voci concitate nei vivaci caffè, il trambusto dei clacson e dei mezzi di trasporto nel traffico sfibrante delle strade cittadine, le note di un rebetiko proveniente da qualche locale. E con un po’ di attenzione, in mezzo al rumore, si riesce a cogliere il brusio delle assenze:

I luoghi, particolarmente ad Atene, sono anche intrisi di assenze, di echi. Basta solo concedersi il tempo per ascoltare, persino nel rumore del traffico o tra gli slogan urlati di una manifestazione.

Il percorso inizia simbolicamente dal quartiere di Vironas dove abita il commissario Charitos, personaggio nato dalla penna dello scrittore Petros Màrkaris, e termina al Pireo, tappa immancabile per chiunque voglia immergersi totalmente nell’atmosfera ateniese.

In mezzo di posti da vedere ce ne sono molti, tra questi piazza Syntagma, il mercato centrale Varvakeios, la gigante rotatoria di piazza Omonoia, il quartiere un tempo malfamato di Psirì, la vita notturna di Gazi, la cittadella della cultura Techonopolis, i negozi eleganti di Patriarchou Ioakim a Kolonaki, Kaisairiani con i suoi fantasmi e, infine, i caffè, quelli che in passato brulicavano di scrittori, artisti, intellettuali, attori e politici.

Dell’antico, ad Atene, è rimasto poco, ma il passato è ancora palpabile. Tuttavia, come spiega Nissirio, per apprezzarla è necessario concentrarsi anche sul presente. Solo così si riesce ad andare oltre la cortina dei palazzi di cemento e a notare il “gusto dolce e colorato di cannella” che caratterizza la città.

Atene, cannella e cemento armato trasporta il lettore nel cuore pulsante dell’Attica, invitandolo a guardare con curiosità e senza pregiudizi. È un libro utile e piacevole da leggere, che invoglia ad approfondire la conoscenza di questa metropoli e della letteratura greca contemporanea. 

L’autore

Patrizio Nissirio, giornalista e responsabile di Ansamed — il servizio di informazione sul Mediterraneo dell’Ansa —, ha lavorato come corrispondente internazionale dell’agenzia dal 1996 al 2010 a Washington, Atene e Londra ed è autore di Dettagli americani. Il paese dietro la bandiera (Liberal libri, 2002), Ouzo amaro. La tragedia greca dalle Olimpiadi al gol di Samaras (Fazi, 2012) e Una ballata del Mar Egeo (L’erudita, 2016).

Risorse

Nissirio nel testo ha menzionato molte cose che ho poi cercato in rete, in particolare su YouTube, per curiosità. Il primo video riguarda l’adagio realizzato da Mikis Theodorakis negli anni ’70 per Il Monogramma (Το Μονόγραμμα), un poema di Odysseas Elytis (1911-1996). L’adagio è accompagnato dalla lettura del testo a due voci (quelle di Theodorakis e di Iulita Iliopoulou, poetessa e ultima compagna di Elytis). Al poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1979, è dedicato il monumento in piazza Dexameni.

Il secondo è tratto dal film Mai di Domenica di Jules Dassin, dove una sognante Melina Merkouri canta una canzone greca molto famosa I ragazzi del Pireo, scritta dal celebre compositore greco Manos Hatzidaki e vincitrice dell’Oscar come migliore canzone originale nel 1960. Il film non l’ho mai visto, ma quando ho ascoltato la canzone mi sono resa conto di averla già sentita (forse nella versione di Dalida o Milva).

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11 commenti

Katia - Il MIraggio consigli di viaggi arte storia 01/07/2017 - 10:24 am

Ecco, uno dei viaggi nel cassetto e´ un tour attraverso Grecia e Turchia: mi sa che non tornerei piu´ a casa!
Grazie per la dritta: appena finisco i libri che mi hanno regalato ieri per il mio compleanno (ovviamente di viaggio!), voglio leggere anche questo su Atene. In Grecia non ci sono mai stata ma dai racconti che ho ascoltato da chi ci e´ andato, confermo quanto detto dal commento di Sabrina e dal passaggio che hai scritto tu quando racconti “L’Atene che vediamo oggi è il frutto della crescita vertiginosa e disordinata iniziata negli anni ‘50 del secolo scorso. Uno sviluppo veloce e caotico peggiorato durante il regime dei colonnelli”.

Pero´ mi piacerebbe molto visitarla!

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Katy Poppins, seduta con in mano una tazza e un libro aperto davanti a lei
Caterina 01/07/2017 - 1:40 pm

Buongiorno Katia e buon sabato! Grecia e Turchia attirano tanto anche a me. Sono felice di aver letto questo libro; se e quando andrò in Grecia farò tappa ad Atene e cercherò di vivere il suo gusto di “cannella”. Comunque abituata a Berlino, che non sempre piace ai turisti (nonostante non sia messa male come lo è Atene), ho imparato a non farmi condizionare dall’aspetto esteriore di un luogo. I luoghi non vanno mai giudicati, ma vissuti. Il bello è ovunque, basta saperlo vedere (questo non vuol dire però che uno si debba far piacere un posto a tal punto da volerci vivere. Io, forse, ad Atene non ci vivrei). 🙂

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Sabrina Balugani 30/06/2017 - 3:21 pm

Sono stata ad Atene in viaggio di nozze e la prima (forse anche l’unica ed ultima) impressione è stata quella di una città vissuta. A me è apparsa una città proprio vecchia, sporca, senza spunti interessanti e deludente se non per i suoi due/tre monumenti storici. Aver avuto a suo tempo tra le mie mani , un libro come quello che ci proponi oggi, i miei occhi avrebbero catturato esperienze diverse, più intense e chissà se avrei convinto anche la guida turistica che era con noi a proporcela diversamente!

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Katy Poppins, seduta con in mano una tazza e un libro aperto davanti a lei
Caterina 30/06/2017 - 4:19 pm

Mi ha colpito molto quello che hai detto della guida. Come dice Nissirio, per apprezzare Atene ci vuole tempo. Secondo me le guide migliori sono le persone del posto. Poi ci sono anche le guide turistiche molto brave, ma non è facile trovarle.

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Patrizio Nissirio 05/07/2017 - 8:38 am

Cara Caterina, grazie della bella recensione, sapientemente corredata da musica ‘ateniese’. Patrizio

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Katy Poppins, seduta con in mano una tazza e un libro aperto davanti a lei
Caterina 05/07/2017 - 8:55 am

Ciao Patrizio, grazie a te per aver scritto questo bel libro.
La musica “ateniese” non poteva mancare. 🙂

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Patrizio Nissirio 05/07/2017 - 9:23 am

Se ti interessa, come sembra, la Grecia, mi permetto di consigliarti anche il mio romanzo, uscito sempre con Giulio Perrone: ‘Una ballata del Mar Egeo’. E’ un romanzo, per l’appunto, ma zeppo di cose vere. Ancora grazie.

Katy Poppins, seduta con in mano una tazza e un libro aperto davanti a lei
Caterina 05/07/2017 - 9:45 am

Grazie per avermelo segnalato. 🙂

Monica 23/08/2017 - 4:15 pm

beh, “due/tre monumenti storici” mi sembra un po’ riduttivo, no? 😉
senz’altro la guida che vi ha accompagnati non aveva fatto un gran lavoro, ma basta questo elenco a capire che una visita mordi e fuggi non basta: http://www.greciakalimera.com/pagine/index.asp?idmenu=22

Io per ora ho fatto due tappe veloci durante scali per viaggi di lavoro, ma spero di tornarci presto con la dovuta calma!

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Chiara Ruggiero 30/06/2017 - 1:16 pm

Non vedo l’ora di leggerlo, perché semplicemente adoro la Grecia e seguo con attenzione qualsiasi intervento “social” di Patrizio Nissirio.

Rispondi
Katy Poppins, seduta con in mano una tazza e un libro aperto davanti a lei
Caterina 30/06/2017 - 1:25 pm

Sono felice che questo post ti sia stato utile! Fammi sapere poi cosa ne pensi del libro 🙂

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