Ho visitato Lubecca nel luglio 2019 a distanza di pochi mesi dalla lettura de I Buddenbrook. Da allora è passato del tempo e i ponti sono crollati travolti da una piena. Forse non è un buon momento per parlare di luoghi, ma raccontare questo viaggio letterario mi ha regalato spensieratezza1 e una maggiore conoscenza della città. L’ho studiata, assorbita, fatta mia.

A disagio per aver rimandato tanto a lungo la stesura di questo post, ho iniziato a buttar giù qualche riga claudicante fino a ritrovarmi completamente immersa nella scrittura (e nello studio). Inoltre, dovendo ripercorrere mentalmente quei giorni, ho rimestato e manipolato i ricordi, aggiungendo sfumature e significati.

L’odore del mare a Travemünde non è più soltanto la “prima volta al mare di Piccola Poppins” o la mia “prima volta sul Baltico”; alla luce di quello che stiamo vivendo è diventato un ricordo d’ossigeno, libertà e leggerezza. Strappa un sorriso e punge il cuore.

Così quando estrarrò nuovamente dall’Archivio MLT2 Cose Belle il fascicolo “Ricordi Lubecca 2019”, ci troverò le impressioni generate durante quei giorni di vacanza e le sfumature e i significati aggiunti nelle ultime settimane. E se sfogliandolo mi lascerò cullare nuovamente dai ricordi, è probabile che li condirò di nuove sfumature e significati.

A Lubecca sulle tracce dei Buddenbrook

Viaggio letterario a Lubecca | Un tratto del fiume Trave

Lubecca fu fondata nel 1143 dal duca Adolfo II di Holstein su un borgo preesistente e riedificata diversi anni dopo da un altro duca, Enrico il Leone di Sassonia. Il cuore della città è racchiuso all’interno di un’isola: la parte che stava dentro le mura sorge su un dosso, delimitato a ovest dal fiume Trave e a est da stagni3 e canali; a nord c’era il castello e a sud i quartieri abitati con il duomo.

Il centro storico, fortemente danneggiato dal bombardamento del 1942, è stato ricostruito e nel 1987 è diventato patrimonio dell’UNESCO. È suddiviso in quattro quartieri: il Marien-Magdalenen Quartier, il Marien Quartier, lo Jakobi Quartier e il Johannis Quartier.

I Buddenbrook, il romanzo di Thomas Mann pubblicato nel 1901, è ambientato a Lubecca. Nell’opera vengono menzionate strade, edifici e aree della città fuori e dentro il centro storico. Ho ripercorso quei luoghi accompagnata dalle parole dell’autore utilizzando l’edizione Mondadori de I Buddenbrook (collana Oscar moderni, traduzione di Silvia Bortoli, 2016). Cominciamo?

Breite Straße

Avanzano come avanza il destino: seri, muti, impassibili, senza guardare né a destra né a sinistra, con gli occhi bassi… e prendono con risolutezza inesorabile la direzione indicata dall’esito del voto di cui sono al corrente. E non è la direzione della Sandstraße, prendono a destra verso la Breitestraße!

I Buddenbrook, pagina 391

La Breite Straße viene nominata spesso. Oggi è una strada pedonale su cui si affacciano negozi e locali di catena, lo storico municipio e il rinomato Café Niederegger. Chiusa al traffico fino all’altezza della Beckergrube, taglia parte della città da nord a sud. Thomas Mann nacque al civico 816 (36-40), dove trascorse i primi otto anni di vita. L’edificio fu distrutto durante la II Guerra mondiale e ora al suo posto c’è la sede di una banca.

Viaggio letterario a Lubecca | Un tratto della Breite Straße
Un tratto della Breite Straße venendo da Kohlmarkt, all’altezza del Café Niederegger.
A sinistra si intravede il Municipio.

Lübecker Rathaus (Municipio)

Nella Breitestraße, davanti al municipio con la facciata a traforo di mattoni smaltati, con le torri e le torrette aguzze puntate contro il cielo di un pallido grigio, con lo scalone coperto sorretto dalle colonne sporgenti, le arcate a sesto acuto che permettono di vedere la piazza del mercato e la fontana… davanti al Municipio, all’una del pomeriggio si accalca la folla.

I Buddenbrook, pagina 388

C’è poco da aggiungere a questa descrizione del municipio di Lubecca, fra i più antichi della Germania. Caratterizzato da una sovrapposizione di stili, dal gotico al rinascimentale, ha un lato affacciato sulla Breite Straße e un altro sulla piazza del mercato. È visitabile tutti i giorni in orari specifici.

Marktplatz (Piazza del Mercato)

Il centro della città era pieno di vita perché era sabato e giorno di mercato. Sotto le arcate gotiche del Municipio c’erano i banchi dei macellai che pesavano la merce con le mani sporche di sangue. Proprio sulla Piazza del Mercato invece, intorno alla fontana, c’era il mercato del pesce. […]

I Buddenbrook, pagina 633

Attraverso le arcate del Municipio (ma non solo da lì) si entra nella Marktplatz, un piccolo grazioso cuore palpitante di vita. Seduta con i miei compagni di viaggio a un tavolo del Café Niederegger, l’ho vista nell’abito migliore, a suo agio in un giorno soleggiato di mercato.

Mengstraße

Qua è là gli edifici protendevano gli avancorpi sulla via che procedendo in forte discesa portava alla Trave, e alcuni erano provvisti di panche e terrazzini. Ciuffi d’erba bagnata spuntavano dal selciato sconnesso. La Marienkirche, sul lato opposto, era completamente immersa nell’ombra, nella pioggia e nel buio.

I Buddenbrook, pagina 37

Poco dopo il municipio inizia la Mengstraße, una traversa della Breite Straße leggermente in discesa che arriva fino alla Trave. Menzionata per la prima volta nel XIII secolo, ha alcuni edifici degni di nota. Tra questi la Buddenbrookhaus, la casa appartenuta alla famiglia Mann e utilizzata dallo scrittore come modello per quella dei Buddenbrook. Ospita l’Heinrich-und-Thomas-Mann-Zentrum.

Viaggio letterario a Lubecca | Un tratto della Mengstraße
Un tratto della Mengstraße in direzione Breite Straße.

Marienkirche

Già adesso, a metà ottobre, sul lato opposto della strada le foglie dei piccoli tigli che circondavano il sagrato della Marienkirche erano ingiallite, intorno agli angoli possenti e agli spigoli della chiesa gotica fischiava il vento e cadeva una pioggia fredda e sottile.

I Buddenbrook, pagina 8

Imponente e gloriosa, domina il profilo della città con le sue torri svettanti. Nel romanzo la Marienkirche è una presenza costante, discreta e rassicurante. Iniziata nel XIII secolo e completata nel XIV, combina lo stile gotico al materiale locale (i mattoni).

Viaggio letterario a Lubecca |  Marienkirche, esterno della chiesa lungo la Schüsselbuden.
Marienkirche, esterno della chiesa lungo la Schüsselbuden.

Diventò un modello per molte altre chiese dentro e fuori Lubecca, influenzando tutta l’area baltica. Danneggiata dal bombardamento del 1942, è stata ricostruita tra il 1947 e il 1959. Thomas Mann destinò alla sua ricostruzione una parte considerevole dei proventi ottenuti dalla vendita dei libri pubblicati con la casa editrice Samuel Fisher Verlag.

Viaggio letterario a Lubecca |  Marienkirche, interno della chiesa: particolare delle arcate.

Lo scrittore, che lì ricevette prima il battesimo e poi la cresima, era molto legato a questa chiesa. Chissà quante volte da bambino e da ragazzo avrà camminato lungo quelle navate, ammirato la Danza Macabra di Bernt Notke nella cappella del transetto sinistro e ascoltato le solenni note dell’organo.

Viaggio letterario a Lubecca | Marienkirche, interno della chiesa

Beckergrube

«Al mezzanino ci sono altri tre locali» spiegò, «la stanza per la colazione, la camera da letto dei miei genitori e una stanza poco utilizzata che dà sul giardino; parallelo alle stanze corre uno stretto passaggio che funge da corridoio… Ma andiamo avanti! Ecco, vedete, i carri superano l’androne, poi attraversano tutta la proprietà fino alla Bäckergrube.»

I Buddenbrook, pagina 33

La proprietà dei Buddenbrook si estendeva fino alla Beckergrube (nel romanzo Bäckergrube), una traversa della Breite Straße che arriva fino al fiume Trave e si trova nel Marien-Magdalenen Quartier. Oggi è un’ampia strada aperta al traffico.

Viaggio letterario a Lubecca | Casa dei Mann sulla Beckergrube

Al civico 52 c’era l’elegante palazzo della famiglia Mann, che vi si trasferì nel 1883. Qui lo scrittore trascorse parte della sua infanzia e giovinezza. Come tanti altri edifici di Lubecca anche questo fu distrutto dalle bombe.

Al civico 16, invece, c’è il teatro di Lubecca (Stadttheater), realizzato dall’architetto Martin Dulfer. L’edificio Jugendstil aprì i battenti nel 1908, sostituendo il Casino-Theater costruito tra il 1857 e il 1858, quello frequentato dal giovane Thomas Mann.

Il teatro e l’opera erano molto apprezzate dalla classe borghese medio-alta di Lubecca, cosa che emerge dalla lettura de I Buddenbrook, ed ebbero un ruolo importante nella vita di Thomas Mann, grande appassionato di Wagner.

Fischergrube

Si trattava di un terreno piuttosto grande nel tratto inferiore della Fischergrube. C’era in vendita una casa ingrigita dagli anni e mal tenuta, la cui proprietaria, una vecchissima zitella che l’aveva occupata da sola, ultima rimasta di una famiglia dimenticata, era morta da poco. Era lì che il senatore voleva costruirsi la casa e quando andava al porto le passava davanti lanciandole occhiate inquisitrici.

I Buddenbrook, pagina 394

La Fischergrube è una traversa della Breite Straße. Precede la Beckergrube e si estende fino al fiume. Nel romanzo è la strada dove Thomas Buddenbrook acquista un terreno e fa costruire la sua nuova casa. Ed è proprio qui, di ritorno dal dentista, che perde i sensi cadendo rovinosamente a terra.

Viaggio letterario a Lubecca | Fischergrube

Burgtor

Un caldo e sereno pomeriggio di luglio la famiglia fece una passeggiata. La vedova del console, Antonie, Christian, Clara, Thilda, Erika Grünlich con la signorina Jungmann e il pastore Tiburtius tra loro uscirono ben fuori dal Burgthor per andare a mangiare fragole, latte cagliato e Rote Grütze al tavolo di legno di un’osteria di campagna e dopo la merenda andarono a passeggio nel grande orto che scendeva fino al fiume, all’ombra di alberi da frutto di ogni tipo, tra cespugli di ribes e di uvaspina, campi di asparagi e di patate.

I Buddenbrook, pagina 268

La Burgtor (Burgthor nel libro) è l’antica porta d’accesso posta a nord della città4, alla fine della Große Burgstraße. Progettata da Nicholas Peck, sostituì nel 1444 una torre preesistente. Si trovava vicino al castello di Lubecca, poi trasformato in un monastero che oggi ospita l’Hansemuseum. Le truppe di Bonaparte entrarono in città nel 1806 passando attraverso questa porta.

Viaggio letterario a Lubecca | Burgtor

Nel romanzo, quando Tony e Hanno attraversano il Burgtor di ritorno da Travemünde, si accenna al fatto che a destra della porta “si ergevano le mura della prigione”, quella dove viene rinchiuso il secondo marito di Tony. Non sono riuscita a trovare nulla sull’esistenza di una prigione.

La scrittrice tedesca Ida Boy-Ed (1852–1928) visse nella casa accanto alla Burgtor dal 1912 al 1928 (la prima a destra risalendo la Große Burgstraße). Era amica di Thomas Mann, che soggiornava spesso da lei durante le sue occasionali visite a Lubecca.

Travemünde

Il Leuchtenfeld, che prendeva il nome dal faro che sorgeva da qualche parte alla sua destra, si stendeva sotto il cielo biancastro e rannuvolato fin dove l’erba bassa, interrotta da nude chiazze di terra, lasciava il posto alla vegetazione alta e dura del litorale e poi alla abbia, lì dove si intravedevano le file delle piccole capanne di legno private re delle poltrone di vimini rivolte verso il mare.

I Buddenbrook, pagina 594

Una visita a Lubecca dovrebbe sempre includere una giornata a Travemünde, ben collegata alla città da treni e autobus e raggiungibile in circa mezz’ora di viaggio. Questo distretto di Lubecca alla foce del fiume Trave ha una lunga storia come località balneare ed è il più grande fra i porti tedeschi affacciati sul Baltico.

Viaggio letterario a Lubecca | Travemünde, fontane sul lungomare

Ne I Buddenbrook è il luogo frequentato dalla buona società di Lubecca e ha un significato particolare per due personaggi, Tony e Hanno Buddenbrook, che vi trascorrono un’estate in tempi diversi. Per entrambi Travemünde è sinonimo di spensieratezza e libertà, una breve parentesi di felicità, lontano dalle aspettative altrui e dagli obblighi verso la propria famiglia d’origine5.

Viaggio letterario a Lubecca | Travemünde, il nuovo faro
Viaggio letterario a Lubecca | Travemünde, il vecchio faro
Il Leuchtenfeld è l’area dove sta il Leuchtturm, il vecchio faro di Travemünde. Costruito nel 1539, è il più antico della costa baltica tedesca.
È alto 31 metri e l’aspetto attuale risale al 1827.

Viaggio letterario a Lubecca | Travemünde, Mövenstein

Una passeggiata per riscaldarsi fino al Mövenstein o al Seetempel, uno spuntino accanto alla poltrona di vimini – e si avvicinava l’ora di salire in camera e riposare un’oretta prima di vestirsi per la table d’hôte.

I Buddenbrook, pagina 596

Il Mövenstein è un masso di granito protetto come monumento naturale. Si trova nella baia di Lubecca, a nord dell’ex stabilimento balneare “Mövenstein”, lungo il Brodtener Ufer. GeoPark Nordisches Steinreich organizza visite guidate anche alla scoperta della geologia della fascia costiera di Travemünde (Credit: Jan Peer Baumann)

Tony prendeva il sole, faceva il bagno, mangiava salsicce arrosto con salsa alla noce moscata e faceva lunghe passeggiate con Morten: sulla strada maestra che portava al paese vicino, lungo la spiaggia fino al Seetempel che per la sua posizione elevata offriva un’ampia visuale sul mare e la campagna, o sul boschetto dietro il Kurhaus, in cima al quale era appesa la grande campana della table d’hôte… oppure attraversavano la Trave in barca a remi fino al Priwal, dove si poteva trovare l’ombra…

I Buddenbrook, pagine 125-126

Il Seetempel era un padiglione con vista sul mare situato sul Brodtener Ufer, distrutto da una tempesta nel 1872. È di due anni fa la notizia che sarebbe stato ricostruito. (Credit immagine: autore sconosciuto, pubblico dominio)

Viaggio letterario a Lubecca | Travemünde, Seetempel

Viaggio letterario a Lubecca | Travemünde, Kurhaus

Il Kurhaus, oggi A-ROSA Resort, si trova sul Kalvarienberg, tra il Kurpark e il lungomare. Simbolo dell’ascesa di Travemünde da villaggio di pescatori a resort di classe, aprì nel 1802 come ristorante e solo in seguito divenne un hotel. All’interno conserva ancora alcuni elementi stilistici progettati da Joseph Christian Lillie, lo stesso che si occupò degli interni della Buddenbrookhaus.

Si poteva fare una passeggiata nella cittadina, lungo la Vorderreihe; da lì si poteva andare in barca al Priwal sulla cui riva era possibile trovare l’ambra, si poteva partecipare a una partita di crocket sullo spiazzo dei giochi destinati ai bambini o farsi leggere qualcosa a voce alta da Ida Jungmann su una panchina della collinetta boscosa dietro agli alberghi, dove si trovava la grande campana della table d’hôte… Ma la cosa più saggia era sempre ritornare in riva al mare e sedere sulla punta del molo alla luce del crepuscolo, con il viso rivolto all’ampio orizzonte, salutare il passaggio delle grandi navi […]

I Buddenbrook, pagina 596

La Vorderreihe è la strada pedonale che costeggia il fiume Trave. Vi si affacciano negozi, bar e ristoranti.

Viaggio letterario a Lubecca | Travemünde, Vorderreihe

Viaggio letterario a Lubecca | Travemünde, veliero Passat
Lo storico veliero a quattro alberi “Passat” costruito nel 1911.
Viaggio letterario a Lubecca | Travemünde, Priwall
Priwall (Priwal nel romanzo) è una penisola di tre chilometri alla foce del fiume Trave, la cui spiaggia sabbiosa è molto frequentata in estate. Si raggiunge in pochi minuti con un traghetto che fa la spola tra una sponda e l’altra. Il biglietto costa circa 2 € e si fa presso le biglietterie self service collocate sotto alle pensiline accanto alle banchine d’imbarco.

Altri luoghi del romanzo

An der Untertrave

An der Untertrave segue il percorso della Trave a ovest della città. Il nome odierno della strada risale al 1884, quando i vari segmenti che la componevano, ciascuno con un proprio nome, vennero uniti. Qui si trovavano i magazzini portuali dove si scaricavano e caricavano le merci, inclusi quelli della ditta Mann e dei Buddenbrook.

Viaggio letterario a Lubecca | Edifici lungo An der Untertrave

Uno in particolare, “Die Eiche” (An der Untertrave 34), fatto costruire dal padre di Thomas Mann nel 1873, è ancora esistente. Oggi è un un negozio di mobili e viene menzionato ne I Buddenbrook insieme ad altri magazzini appartenuti alla ditta Mann, che in totale ne possedeva sei: balena (civico 16), aquila (24), tiglio (33), elefante (71), leone (87) e cervo (91). “Die Eiche” (la quercia) è quello meglio conservato; la balena e l’aquila hanno subito molti rimaneggiamenti, “l’elefante” è stato distrutto durante la Seconda guerra mondiale, mentre “il tiglio”, “il cervo” e “il leone” sono stati demoliti.

Harmonie

L’Harmonie era un circolo di lettura per soli uomini frequentato dal console Buddenbrook. Stava sulla Königstraße (civico 41) all’interno di un edificio medievale non più esistente.

Königstraße

Seconda via dello shopping dopo la Breite Straße, di cui è una parallela, collega il Koberg alla Mühlenstraße tagliando la città da nord a sud. Risale alla pianificazione urbanistica medievale. Al civico 18 c’è una chiesa ricostruita nell’800, la Reformierte Kirche, dove il Senato di Lubecca si rifugiò durante la rivoluzione del 1848. L’evento è menzionato anche nel romanzo, nel quale però il consiglio comunale si riunisce in una sala che faceva parte della birreria della vedova Suerkringel. Ci sono altri edifici importanti su questa strada, fra i quali il Katharinenkloster, la Katharinenkirche (Chiesa di Santa Caterina) e il Katharineum. Il Katharineum è legato alla biografia di Thomas Mann e a I Buddenbrook: il ginnasio, fondato nel 1531 e ancora attivo, fu quello frequentato dall’autore e usato come modello per la scuola del piccolo Hanno.

Alfstraße

È una delle strade più antiche di Lubecca (XII secolo). Fa parte del Marien Quartier ed è vicina alla Marienkirche. Il mercante Johann Michael Croll visse qui prima di acquistare la casa sulla Mengstrasse, poi diventata la Buddenbrookhaus. Danneggiata dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, è stata notevolmente rimaneggiata perdendo le caratteristiche originarie. Fino al secolo scorso era senza sbocco, mentre oggi arriva fino alla Trave. Ancora esistenti alcuni edifici degni di nota, come quello al civico 38.

Glockengießertraße

Nel romanzo viene menzionata una volta sola, forse due. C’era la bottega del sarto signor Stuht. Si trova nello Jacobi Quartier e risale alla pianificazione urbanistica medievale della città vecchia. Oltre ad alcuni edifici degni di nota, come la casa al civico 21 dove abitò Günter Grass, premio Nobel per la letteratura nel 1999, dal 1995 fino al 2015, ha alcuni interessanti cortili interni.

Viaggio letterario a Lubecca | Glockengießertraße
Un tratto della Glockengießertraße in direzione Königstraße.

Fra tutti il Füchtingshof (civico 23- 27). Insieme a quelli della Engelswisch e della Engelsgrube sono i meglio conservati della città. Qui trovi la lista di tutti i corridoi e cortili (Gänge und Höfe) di Lubecca.

Viaggio letterario a Lubecca | Rosen-Gang
Il grazioso Rosen-Gang (Rosengarten 8)

Heilige Geist Hospital (Ospedale dello Spirito Santo)

Poi arrivò il traghetto, la Israelsdorfer Allee, lo Jerusalemsberg, il Burgerfeld. La carrozza attraversò il Burgthor alla cui destra si ergevano le mura della prigione, percorse la Burgstrasse e attraversò il Koberg… Tony osservava le case grigie col tetto spiovente, le lampade a olio tese di traverso sulla strada, l’ospedale dello Heiliger Geist con davanti i tigli ormai spogli…

I Buddenbrook, pagina 146

È uno dei più antichi ospedali medievali tedeschi, una struttura in mattoni rossi del XIII secolo che si affaccia su piazza Koberg, inizialmente costruito nella zona a sud della città chiamata Klingenberg. Comprende la chiesa, la Lange Haus (la Casa Lunga, sala dell’ospedale) e altre strutture di servizio. Nato per volere di un’istituzione religiosa, ospitava malati, poveri e anziani, in seguito si trasformò in una casa di cura laica. È amministrato da una fondazione e l’edificio sacro e la Casa Lunga sono visitabili tutti i giorni, tranne il lunedì.

Viaggio letterario a Lubecca | Heilige Geist Hospital

Johannistrasse

Dal 1946 si chiama Dr.-Julius-Leber-Straße. È una costola della Breite Straße e arriva fino al canale a est della città; conduceva anche al monastero benedettino di San Giovanni, St. Johannis-Kloster. Lungo questa strada ci sono diversi edifici degni di nota e uno dei cortili interni meglio conservati della città, l’Haasenhof (civico 37-39).

Mühlenbrink

Quando la faccenda venne alla luce sembrò necessario porre la quindicenne Tony sotto stretta sorveglianza in un pensionato, quello della signorina Weichbrodt, al numero 7 del Mühlenbrink.

I Buddenbrook, pagina 77

In seguito alla sua “preoccupante” condotta, la giovane Tony viene mandata in un pensionato per ragazze di Therese “Sesemi” Weichbrodt e della sorella Nelly Kethelsen. È qui che compare per la prima volta la bella ed enigmatica Gerda Arnoldsen, futura moglie di Thomas Buddenbrook.

Sulla mappa di Lubecca non esiste una strada chiamata Mühlenbrink. Nel romanzo il pensionato è descritto come una “casetta di periferia“. Ci sono però due strade: Mühlenstraße e Am Brink. Che Thomas Mann abbia inventato una strada di sana pianta unendo questi due nomi? È possibile.

La Mühlenstraße collega il sobborgo meridionale di St. Jürgen al Klingerbergerplatz. In passato alla Mühlenstraße si accedeva attaverso la Mühlentor6, una delle quattro porte più antiche della città, quella meridionale. Am Brink è una via che sta fuori dal centro storico, a una decina di minuti dalla Mühlenstraße.

Fünfhausen

Thomas percorse il Fünfhausen, attraversò la Bäckergrube e passando per un’angusta stradina trasversale arrivò alla Fischergrube. Seguì per un paio di passi la strada in discesa, parallela alla Mengstraße, che conduceva direttamente alla Trave e si fermò davanti a una piccola casa, un modestissimo negozio di fiori […].

I Buddenbrook, pagina 154

È una strada lunga 120 metri, situata nel Marien-Magdalenen Quartier. Compare per la prima volta alla fine del XIII secolo come Luderi de Vifhusen, dal nome della famiglia di consiglieri cittadini Vifhusen che vi possedeva dei terreni. Il nome attuale risale al 1852. Ha subito molti danni durante il bombardamento di Lubecca ed è poi stata ricostruita perdendo le caratteristiche originali. In passato era più stretta e aveva un andamento diverso.

Hai già fatto un viaggio letterario a Lubecca? Se la riposta è no, vorresti farlo?

Buddenbrookianamente tua
Katy Poppins

Credit: lettureinviaggio.it (quando non diversamente specificato)

  1. La spensieratezza dovuta al flow, uno stato che sperimento spesso mentre scrivo. Per approfondire il concetto di “flow” vi consiglio due libri di Mihaly Csikszentmihaly Flow: The Psychology of Optimal Experiencee Creativity: Flow and the Psychology of Discovery and Invention[]
  2. Memoria a lungo termine[]
  3. Il Krähenteich e il Mühlenteich.[]
  4. Lubecca aveva quattro porte. Le uniche ancora in piedi sono la Burgtor, a nord, e la Holstentor a ovest.[]
  5. Mi ha colpito la descrizione del loro ritorno a Lubecca, molto simile in entrambi i casi: il traghetto che attracca sul fiume, la carrozza che rapida attraversa, ineluttabile come il destino, alcuni luoghi salienti dentro e fuori le mura della città prima di arrestare la sua corsa nella Mengstraße e restituire una volta Tony e l’altra Hanno a una vita piena di agi, ma priva di gioia.[]
  6. Con Mühlentor ci si riferisce a un sistema di quattro porte a sud della città, costruite in tempi diversi e mai esistite contemporaneamente. Quella a cui faccio riferimento qui è la più antica, la Inneres Mühlentor, la porta interna che permetteva il passaggio attraverso le mura di Lubecca.[]

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