Stamattina, mentre leggevo Nel paese delle sabbie di Isabelle Eberhardt, mi è venuto in mente di scrivere una breve introduzione alla nuova serie di post in arrivo sul blog. Argomento? Le viaggiatrici del passato.

L’idea me l’ha fornita RAI Cultura con la serie Lady Travellers, donne viaggiatrici, ma a stimolarmi all’azione è stato The Guardian con Top 10 inspiring female adventurers. Di questa intenzione avevo già accennato mesi fa sia sul blog sia su faccialibro. E se in origine pensavo di iniziare con Alexandra David Néel, alla fine ho optato per Isabelle Eberhardt, dopo che alla fiera del libro di Como mi sono imbattuta nel volumetto edito da Ibis. 

→ Leggi anche Isabelle Eberhardt: la vita inquieta di un cavaliere del deserto

Se fossi una scrittrice e/o una studiosa, racconterei di personaggi del passato che mi hanno ispirata o incuriosita, soprattutto di quelli che hanno fatto poco rumore o di cui nessuno si ricorda più. Farei esattamente come Andrea Wulf con Alexander von Humboldt. Ma sono Katy Poppins e mi limito a scribacchiare su un blog.

Mi piacciono le storie e le persone dietro le storie, sguazzo nel passato per sentirmi centrata nel presente e ho un debole per le cercatrici, donne che guidate dal sacro fuoco interiore della scoperta di sé e del mondo hanno seguito con coraggio la propria strada, a qualsiasi costo. Tra le tante, ho scelto le viaggiatrici.

Chi viaggia senza incontrare l'altro non viaggia, si sposta — Alexandra David Néel Condividi il Tweet

Vorrei calarmi nei loro panni per scriverne più con il cuore che con la testa. Non ho idea del risultato finale; strada facendo troverò la mia voce e aggiusterò il tiro. Nel peggiore dei casi vi sarete beccati dei post almeno leggibili con qualche informazione da sbocconcellare quando proprio non avrete nient’altro da fare.

Creerò una categoria/rubrica apposita, che non so ancora come chiamare: donne in viaggio? Oltre i confini? Ci penserò. Pubblicherò un post a tema ogni cinque settimane1. Non seguirò un ordine cronologico. Mi lascerò guidare dall’ispirazione del momento o dalle coincidenze, se ce ne saranno. Il periodo storico che tratterò è ampio: dalla prima viaggiatrice documentata (che dovrebbe essere l’aristocratica Mary Wortley Montagu, nata nel 1689) a quelle nate nella prima metà del secolo scorso.

→ Dai un’occhiata a Viaggiatrici nella storia (dalla A alla Z)

Bene, per oggi è tutto! Tornerò la prima settimana di novembre con il post numero uno di questo nuovo viaggio, mentre gli altri continueranno a uscire, come sempre, ogni settimana. 

Avventurosamente tua
Katy Poppins

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  1. Sono sempre molto ottimista. Quel “ogni cinque settimane” si è dilatato in mesi. Lascio la frase così com’è, anche se non sono riuscita a mantenere la promessa fatta. Quel numero, il 5, è comunque simbolico per me.[]

Allevatrice di unicorni e dirigente di una multinazionale di idee. Da grande vorrebbe diventare ambasciatrice di sorrisi e indossare solo abiti color turchese.