Il ponte del Corno d’Oro racconta le avventure di una giovane ragazza turca tra Berlino e Istanbul. Pubblicato per la prima volta nel 1998, è ispirato alle vicende autobiografiche dell’autrice, Emine Sevgi Özdamar, attrice, regista e scrittrice turco-tedesca molto nota in Germania.

Questo post è nato domenica, mentre cercavo invano le parole più adatte per presentarti un libro letto qualche mese fa, Il ponte del corno d’oro. Non volendo ingigantire il crescente senso di frustrazione, ho rivolto l’attenzione altrove e iniziato a buttar giù pensieri sparsi. Ecco il risultato (un tantino sconclusionato).

Brillante poliglotta, abile cavallerizza e instancabile viaggiatrice la cui sensualità prorompente ispirò perfino Honoré de Balzac. Ti dice niente la Lady Arabelle Dudley de Il giglio della valle?

Sono stata assente dal blog, ma non da Letture in Viaggio. Le ultime quattro settimane le ho dedicate a un piccolo progetto: una serie di mini tour letterari a misura di Instagram stories ispirati dai libri letti e dai luoghi visitati. Questo mese ho scelto Effi Briest dello scrittore tedesco Theodor Fontane, ambientato in parte a Berlino.

Tempo fa ho ricevuto in anteprima la copia digitale di un libro da Safarà Editore: JÓN & le missive che scrisse alla moglie incinta mentre svernava in una grotta & preparava il di lei avvento & dei nuovi tempi , scritto da Ófeigur Sigurðsson e tradotto da Silvia Cosimini.

Sul versante moravo dei Carpazi Bianchi, la catena montuosa estesa fra Repubblica Ceca e Slovacchia, c’erano delle donne conosciute come le dee di Žítková.

Ho visitato Lubecca nel luglio 2019 a distanza di pochi mesi dalla lettura de I Buddenbrook. Da allora è passato del tempo e i ponti sono crollati travolti da una piena. Forse non è un buon momento per parlare di luoghi, ma raccontare questo viaggio letterario mi ha regalato spensieratezza e una maggiore conoscenza della città. L’ho studiata, assorbita, fatta mia.