Il 5 febbraio è iniziata l’avventura di Letture in Viaggio. Il seme di questo blog è stato piantato nel 2012, quando decisi che nessun anno a venire sarebbe mai più stato identico a quello precedente.

C’è un tempo per ogni cosa, e quel seme è rimasto sotto terra apparentemente inerte fino al 2016. In realtà era vivo e vegeto in attesa dell’acqua giusta, fatta di silenzio e quiete. Un lusso di cui sono grata, un regalo che dovevo a me stessa. Detta così sembra che da questo silenzio creativo sia nata l’ultima produzione letteraria da premio Nobel.

Cosa è successo in questi tre mesi

Letture in Viaggio è come un figlio. L’ho svezzato per un mese e mezzo con l’attenzione di una chioccia, scrivendo due post a settimana il mercoledì e il venerdì. Poi, però, ho cambiato strategia: non volevo si abituasse troppo ad avermi sempre intorno. Madre degenere!

Ho quindi iniziato a lavorare su un solo post a settimana e a dedicarmi di più ai social network. Finora ho scritto 19 articoli. Non so se riuscirò a tornare alla pubblicazione del mercoledì o del venerdì. La mia vita è in fase di assestamento, così come il blog. I numeri li salto a piè pari, perché mi annoiano, e poi sono lenti a crescere, e poi sono minuscoli.

In questi mesi ho conosciuto Agnieszka del blog Combinando e le ragazze del Progetto Blog, una grande famiglia. Finalmente mi sento un po’ meno sola in questa piccola avventura online.

Di cosa ho scribacchiato finora

Ci sono dei post a cui sono molto affezionata, tra questi quello d’apertura del blog dedicato al paese dei libri del Galles, a cui ha fatto seguito 9 cose da sapere per visitare Hay-on-Wye e l’Hay Festival.

Poi ho realizzato il primo tour letterario berlinese sulle tracce dello scrittore, poeta e drammaturgo tedesco Bertold Brecht. L’ho da poco aggiornato con una mappa così da darvi un’idea della lunghezza del percorso.

Sempre al Galles sono dedicati Fiabe del Galles: quando un libro diventa viaggio e Un viaggio in Galles tra natura e castelli a caccia di fate, streghe e animali parlanti, l’uno il continuo dell’altro e basati su un libro di fiabe del 1929 acquistato ad Hay-on-Wye.

Virginia Woolf è protagonista di ben tre post. Ho iniziato con i suoi Diari, proseguito con Scene di Londra e, per ora, concluso con un articolo su Hogarth Press, l’avventura editoriale dei Woolf che il 24 aprile ha festeggiato il centenario della nascita.

Lo scrittore Robert Louis Stevenson ci ha portato a Edimburgo, mentre Berlino, metafora della situazione di Cal protagonista di Middlesex, Ã¨ l’ambientazione del romanzo di Jeffrey Eugenides.

Ho anche parlato di roghi di libri, storia delle biblioteche e famosi bibliofili. La svolta rock è arrivata con l’Hotel Chelsea di New York, dove vi ho portato in compagnia di Patti Smith e Just Kids, un memoir dedicato al suo rapporto con il fotografo Robert Mapplethorpe e che vi consiglio di leggere.

Il 20 marzo ho festeggiato un anniversario speciale e ho sentito l’esigenza di far spazio a dei pensieri che erano nella mia testa da almeno quattro anni e che non avevo mai espresso. Infine ho proposto un’idea: visitare Brighton in un giorno seguendo i luoghi menzionati nel libro di Graham Greene Brighton Rock.

E adesso?

So già di cosa scriverò in futuro. Ho una sorta di calendario editoriale da seguire, che però modifico all’occorrenza, in base alle priorità, all’ispirazione del momento, alla fase lunare, ai pianeti in moto retrogrado.

Posso già anticiparti che nelle prossime settimane ti porterò in Iran con Marjane Satrapi, a Berlino sulle tracce dei fratelli Grimm e a Praga per seguire qualche spunto letterario. Ho anche in mente una serie di post sulle viaggiatrici del passato.

P.S. Ti ricordo, inoltre, che c’è un hashtag con il quale su Twitter potete raccontarmi dei libri che hanno stimolato la vostra voglia di viaggiare: #LibriAltrove

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Allevatrice di unicorni e dirigente di una multinazionale di idee. Da grande vorrebbe diventare ambasciatrice di sorrisi e indossare solo abiti color turchese.