Ecco finalmente la seconda parte del mio viaggio letterario a Bath, dedicata ai luoghi di Persuasione e Northanger Abbey. Se non l’hai ancora fatto leggi Viaggio letterario a Bath sulle tracce di Jane Austen – prima parte.
Quest’anno è fatto di ritorni e riletture, di cerchi che si chiudono e atti simbolici. Da qualche mese ho ripreso a occuparmi di questo blog in maniera più costante. Le idee arrivano, la linfa scorre, aiutata dalla volontà di alleggerirmi, di curare la qualità delle cose che faccio senza cadere nella trappola del perfezionismo, sempre in agguato.
Tra le letture berlinesi dell’ultimo periodo c’è un titolo pubblicato l’anno scorso da Giulio Perrone Editore: A Berlino. Con Ingeborg Bachmann nella città divisa. L’autrice è Ilaria Gaspari, che vive tra Roma e Parigi e ha già scritto diversi libri per Einaudi.
La prima volta che ho sentito parlare di Marzahn, mon amour ero a un corso di conversazione in tedesco. Una delle partecipanti lo aveva letto in lingua originale e ce lo consigliò caldamente. Ho temporeggiato per due anni, finché non è uscita l’edizione italiana, pubblicata di recente da L’Orma editore.
Mentre leggevo 84 Charing Cross Road, ho ripensato spesso a un pomeriggio di settembre del 2019, quando camminando per l’omonima strada londinese, mi sono ritrovata di fronte all’edificio che un tempo ospitava la libreria Marks & Co.
Dopo il tè con Virginia Woolf e quello con le sorelle Brontë, non potevo non prenderne uno anche con Jane Austen. L’occasione si è presentata inaspettatamente a marzo, quando ho saputo che durante il nostro soggiorno in Inghilterra ci saremmo fermati a Bath per rivedere un amico di lunga data.
È stato poco dopo aver inaugurato il blog, che le viaggiatrici sono entrate nella mia vita. Da allora leggo e colleziono libri scritti da loro e su di loro. Non potevo quindi lasciarmi sfuggire Donne in viaggio. Storie e itinerari di emancipazione di Lucie Azema, pubblicato nel 2022 da Edizioni Tlon.